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La storia. Attaccare il francobollo di Giovanni Gentile in Alto Adige

La protesta della Svp. La reazione: “Mi sono, infatti, recato alle Poste Centrali di Bolzano per acquistare un foglio intero del tanto vituperato francobollo. nei prossimi giorni ho intenzione di scrivere, e pure parecchio…”

Il 10 aprile Poste Italiane ha emesso un francobollo per ricordare l’assassinio del filosofo Giovanni Gentile. Era già successo nel 1994, quando se ne ricordò il cinquantenario, e la cosa andò, tutto sommato, abbastanza liscia. In fondo Giovanni Gentile, anche chi è un antifascista a tutto tondo lo deve ammettere, è stato un gigante della cultura ed al suo nome, così come a quello di don Benedetto Croce, del quale dapprima fu discepolo poi rivale, è associata gran parte della storia della filosofia italiana del Novecento.

Invece in Alto Adige non è così: il partito di maggioranza, la SVP (che in Provincia governa assieme a FDI…) si è inalberata, preannunciando sfracelli perché Gentile sarebbe colui che, negli Anni Venti, avrebbe chiuso le scuole tedesche in Alto Adige. In questa bellissima terra, nella quale sono felice ed orgoglioso di vivere, ci sono degli specialisti nell’arte della tetratricotomia (l’arte di spezzare il capello in quattro…) che, unita a quel complesso che vuole l’Alto Adige al centro del mondo, giudicano i personaggi storici in buoni e cattivi rispetto all’atteggiamento che hanno avuto (o avrebbero avuto, non credo che Gentile pensasse all’Alto Adige, mentre scriveva I fondamenti della filosofia del diritto Genesi e struttura della società) ai germanofoni dell’Alto Adige.

E’ infantile, per non dire di peggio, questo atteggiamento. C’è qualcheduno che pretenderebbe che il francobollo venisse ritirato (diverrebbe così il Gronchi Rosa della filosofia altoatesina…), sono in arrivo addirittura interrogazioni parlamentari, si è arrivati a minacciare i Ministeri competenti, guai se in futuro oseranno produrre francobolli che raffigurano fascisti (uno degli ultimi è stato Italo Foschi, fondatore della squadra di calcio della Roma, Prefetto di Trento durante il fascismo e poi Capo della Provincia di Belluno durante la RSI, qui la SVP non ha protestato, i maligni- o i bene informati? – sussurrano che ciò si dovrebbe al fatto che il Foschi, tutto sommato, era in buoni rapporti con i nazisti (a differenza di Gentile che dava da lavorare, presso l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, ad intellettuali ebrei tedeschi costretti ad espatriare). Sarà, comunque le infantili proteste, un primo risultato lo hanno ottenuto: mi sono, infatti, recato alle Poste Centrali di Bolzano per acquistare un foglio intero del tanto vituperato francobollo. nei prossimi giorni ho intenzione di scrivere, e pure parecchio…

Achille Ragazzoni

Achille Ragazzoni su Barbadillo.it

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